Il desiderio di sperimentare nuovi e originali approcci alla didattica dell’arte ci ha portato alla creazione di un percorso che potesse fare entrare i bambini nel cuore pulsante della vita del Museo, in modo da farli diventare veri protagonisti della vita del museo.
Per raggiungere questo scopo abbiamo proposto ai bambini di realizzare una campagna di comunicazione per il Museo d’arte della città rivolta ai loro coetanei, materialmente si è trattato di produrre quattro tipologie di manifesti e uno speciale pieghevole informativo da distribuire all’ingresso del Museo.
Si è trattato di una sfida importante, una scommessa sulla capacità critica e creativa dei bambini, un modo per capire il loro punto di vista, i loro interessi e le loro necessità, perché il Museo possa essere trasformato sulla base delle loro esigenze in modo da renderlo un luogo sempre più accogliente e familiare.
Durante il primo appuntamento i bambini sono venuti in visita al Museo, una visita speciale a ruoli invertiti durante la quale sono stati i bambini a guidare noi operatori alla scoperta del Museo visto con i loro occhi. I bambini si sono soffermati sulle opere che ritenevano più interessanti prendendo appunti e tracciando disegni delle cose che più li colpivano, materiale che è stato catalogato per poter essere utilizzato durante le fasi successive del progetto.
Il passo seguente è stato quello di guidare gli studenti in un viaggio alla scoperta del mondo della pubblicità, che ha loro consentito di avvicinarsi alla comunicazione pubblicitaria attivamente attraverso la sperimentazione e la creatività; hanno potuto così comprendere alcuni meccanismi del marketing che spesso li coinvolge inconsapevolmente.
Dopo aver studiato le strategie di comunicazione e pensato come realizzare insieme una campagna informativa per un bene culturale, abbiamo scelto come mezzo di comunicazione manifesti e dépliant per dare vita a un’innovativa pubblicità rivolta a tutta la cittadinanza e ai futuri visitatori.
Le opere scelte dai bambini sono state rielaborate in decine di disegni che sono stati condivisi e commentati, le lezioni frontali sono state trasformate in brainstorming e gli incontri sono stati condotti fuori dai normali schemi scolastici, incoraggiando la libera circolazione di pensiero.
Partendo dall’organizzazione di una vera agenzia pubblicitaria, la classe è stata suddivisa in gruppi di lavoro, formati seguendo gli interessi e le inclinazioni personali di ciascun bambino, mentre gli esperti si sono trasformati in direttori creativi.
Il risultato del progetto è stato la produzione di diverse tipologie di manifesto che sono stati affissi nelle strade della città e di una brochure informativa realizzata dai bambini per comunicare il museo ai loro coetanei. Lo slogan scelto dai bambini dopo la condivisione di numerose proposte è stato: Un MAR…d’Arte, uno slogan che, grazie anche all’immagine scelta, rende esplicito il gioco di parole semplice ma accattivante tra mare e mar.
Creare il dépliant è stato il lavoro più complesso e impegnativo per la classe.
La prima fase progettuale ha visto la classe impegnata a documentarsi e a osservare con occhio critico esempi di dépliant di eventi culturali rivolti ad un pubblico adulto. Attraverso questa analisi i bambini sono giunti a sviluppare la propria idea e a capire quali sono le caratteristiche che deve avere un pieghevole per essere a misura di bambino: la scelta dei contenuti, l’importanza di uno sfondo vivace e colorato, l’uso di un linguaggio semplice e informale, l’utilizzo di molti disegni e la varietà e ricchezza di colori.
Non è mancato il lavoro sulla rielaborazione delle mappe per raggiungere il museo e sui simboli per indicare i vari servizi, tutto naturalmente ripensato e rielaborato dai bambini a loro misura.
Anche la conferenza stampa finale di presentazione del progetto a cittadini e giornalisti è stata preparata dai bambini in collaborazione con l’Ufficio stampa del MAR, sono stati i bambini stessi, infatti, a presentare il progetto ai loro compagni, ai giornalisti e alla cittadinanza.
Come il Mar fa ormai da diversi anni per le sue diverse iniziative al termine del progetto il materiale prodotto è stato trasformato in gadget in vendita al bookshop, nello spirito del riciclo creativo.
I gadget prodotti che hanno riscosso un notevole successo, non solo tra bambini, insegnanti e genitori ma anche tra il pubblico generico del Museo.